Diverbio piuttosto acceso tra David Parenzo e l’ex portavoce di Putin, Sergej Markov, a ‘L’Aria che Tira’ su La7. Cosa è successo.
Non solo la recente discussione con Corrado Formigli, David Parenzo è stato protagonista di un altro dibattito piuttosto acceso. Questa volta durante la sua trasmissione su La7, ‘L’Aria che Tira’, dove è stato ospite in collegamento l’ex portavoce di Putin, Sergej Markov, con il quale il presentatore stava parlando della situazione in Ucraina con l’invasione russa e la possibilità di trovare, finalmente, una tregua.

David Parenzo vs Markov a L’Aria che Tira
Nel corso dell’ultima puntata andata in onda su La7 de ‘L’Aria che Tira’, in studio si è parlato in modo molto acceso della situazione tra Russia e Ucraina. Ospite di David Parenzo c’è stato l’ex portavoce di Vladimir Putin, Sergej Markov. Il presentatore ha subito esordito facendo capire il proprio pensiero e, in generale, quello dell’Italia: “Non vediamo l’ora che finisca la guerra in Ucraina”, ha detto. E ancora: “Avete attaccato Kiev questa notte… l’Europa si augura che al più presto la Russia finisca di attaccare l’Ucraina, su questo non c’è dubbio”.
Inattesa la replica di Markov: “Finché esiste questo regime fascista che fa saltare in aria i nostri treni e che proibisce la lingua russa sul territorio ucraino, non se ne parla di finire questa nostra operazione umanitaria. Quanti ne sono morti di nostri civili?”.
Alta tensione in studio: il botta e risposta
La risposta dell’ex portavoce di Putin ha suscitato una forte reazione in studio con Parenzo che ha cambiato espresso e ha tenuto subito a precisare: “Almeno non dica umanitaria, però. Prima la chiamate speciale, ora umanitaria. Non definisca umanitaria la guerra“.
L’ospite, però, non ha cambiato posizione. Anzi: “No, in realtà è una operazione prettamente umanitaria. Parliamo delle perdite dei civili. Israele vede i palestinesi come nemici, la Russia vede gli ucraini come il nostro popolo russo. Noi non abbiamo invaso l’Ucraina, noi siamo venuti a liberare l’Ucraina dal regime neo-nazista”.
Una affermazione che ha scatenato, a quel punto, la fortissima replica del presentatore che ha sbottato: “Io l’ascolto quando fa le analisi. Quando fa la propaganda, letteralmente mi inca**o!“, ha tuonato.